Emergenza Afghanistan – il progetto
Fondazione Pangea Onlus opera a Kabul dal 2003 e ciò che ha in Afghanistan non è un progetto, è famiglia.
Pangea ha a cuore tutte le donne dello staff e conosce una per una le beneficiarie del microcredito e i loro bambini.
In questi diciotto anni, con il Progetto Jamila, Pangea ha coinvolto più di 7.000 donne nei programmi in Afghanistan.
Donne che sono diventate consapevoli dei propri diritti e hanno raggiunto emancipazione sociale ed economica. I programmi di Pangea hanno raggiunto e coinvolto più di 7.000 famiglie e oltre 60.000 bambine e bambini.
Dall’agosto 2021 la situazione in Afghanistan è cambiata: i talebani hanno assunto il potere e nel paese regna forte instabilità economica e sociale.
Il progetto di Pangea è fastidioso per i talebani, va contro le loro posizioni e le loro credenze.
Non è un progetto sanitario utile anche a loro o di semplice sostentamento.
Pangea ascoltando i bisogni delle donne, dei bambini e delle loro famiglie ha riorganizzato il proprio lavoro.
Grazie al prezioso e coraggioso aiuto delle attiviste locali, Pangea continua a lavorare in Afghanistan per mantenere la promessa: NON VI LASCEREMO SOLE!
Emergenza Afghanistan. 1 progetto, 5 linee di intervento:
1. La distribuzione di aiuti umanitari
All’instabilità politica provocata dal ritorno del regime talebano si è sommata la siccità che da 3 anni ha colpito l’Afghanistan, riducendo del 40% la produzione agricola, i salari bloccati, l’innalzamento dei prezzi dei generi alimentari… Tutto ciò ha provocato una crisi umanitaria senza precedenti. Si stima che il 60% della popolazione afghana necessiti di assistenza umanitaria.
Più di 3 milioni di bambini sono a rischio malnutrizione.
Le donne, come sempre, pagano il prezzo più alto: diritti negati, cura dei figli malnutriti, impossibilità di lavorare, di muoversi liberamente, di studiare.
La popolazione è stremata. Non c’è cibo, manca l’elettricità e ogni giorno ci sono attentati.
Pangea ha iniziato la distribuzione di cibo e beni di prima necessità in 7 provincie dell’Afghanistan, raggiungendo 7.000 nuclei familiari, oltre 60.000 bambini.
Abbiamo iniziato a Kabul, contattando le famiglie delle donne e delle ragazze che hanno seguito le nostre attività in passato (microcredito, corsi di igiene e salute riproduttiva, alfabetizzazione, diritti umani, corsi professionali). Inoltre, abbiamo coinvolto le famiglie dei bambini e delle bambine sorde della nostra scuola.
Non ci siamo fermati e abbiamo continuato a selezionare altre famiglie in altre sei provincie dell’Afghanistan.
I criteri di selezione sono stati: famiglie composte da donne sole con bambini, famiglie con componenti disabili o con problemi di salute significativi, famiglie senza reddito, famiglie con molti bambini piccoli, famiglie minacciate dai talebani e che vivono nascoste.
Ogni famiglia riceve mensilmente il pacco con il necessario per sopravvivere per un mese. Ogni pacco contiene: 50 kg di farina, 7 kg di fagioli, 10 l di olio da cucina, 21 kg di riso, 7 kg di zucchero, sapone, tè, un sacco di carbone.
2. La Scuola
La scuola per bambini e ragazzi sordi di Pangea a Kabul rimane aperta.
Non sarà più possibile mantenere le classi miste ma la scuola non chiuderà. Purtroppo i talebani hanno proibito alle ragazze maggiori di 12 anni di frequentare la scuola e per questo, continueranno a frequentarla solo le bambine sorde dai 3 ai 12 anni e i maschi sordi dai 3 ai 18 anni.
Pangea proseguirà la distribuzione del pasto proteico a tutti gli alunni; per la maggior parte di loro, questo è l’unico pasto della giornata.
Stiamo organizzando gli strumenti per garantire alle ragazze maggiori di 12 anni la continuazione del percorso di studi.
3. Le attiviste Pangea in Italia
Nell’agosto 2021, la priorità di Pangea è stata quella di mettere in salvo lo staff afghano che in questi anni ha lavorato con coraggio e determinazione per aiutare le donne e i loro figli.
Donne afghane che per il loro attivismo rischiavano violenze, stupri e di essere uccise.
Si tratta di 40 donne con famiglie, circa 300 persone, molti i figli e le figlie minorenni.
Ora si trovano in Italia e Pangea li sta accompagnando nel percorso di accoglienza e integrazione attraverso l’insegnamento della lingua italiana e l’inserimento lavorativo.
IMPORTANTE: le azioni del progetto EMERGENZA AFGHANISTAN sono possibili solo grazie alle donazioni delle persone. Goccia dopo goccia, insieme, stiamo aiutando decine di migliaia di donne e bambini.