Che cosa abbiamo fatto e cosa c’è ancora da fare in Italia
• Report Progetti REAMA e Piccoli Ospiti / Annuale 2020
L’Italia è un Paese che sulla carta rispetta i Diritti Umani, ma che nella realtà ha difficoltà ad offrire pari opportunità agli uomini e alle donne; un paese, inoltre, dove emerge prepotente il tema delle violenze sulle donne, delle violenze domestiche e dei femminicidi.
Fondazione Pangea ETS lavora in Italia dal 2008, con progetti che vedono le donne protagoniste della loro realizzazione, supportando nello specifico tutte quelle che vogliono uscire dalla violenza. Nell’emergenza Covid-19, così, abbiamo continuato a sviluppare i nostri progetti a partire dalla nostra esperienza e competenza. Perché, in conseguenza dell’emergenza sanitaria, sono emerse parallele molte altre emergenze che potrebbero lasciare strascichi peggiori nel lungo periodo.
Uno dei risvolti più intensi di questi lunghi momenti di quarantena, infatti, è stato proprio l’aumento della violenza che si è scatenata nelle case, soprattutto sulle donne e sui loro bambini. Un problema al quale abbiamo dato risposte in emergenza, come lo Sportello antiviolenza online, e risposte strutturali, attraverso REAMA, la nostra Rete di Empowerment e Auto Mutuo Aiuto.
Nel 2020 Pangea ha continuato ad operare in Italia scegliendo di aiutare donne e bambini il cui presente e il cui futuro apparivano compromessi. Abbiamo proseguito le nostre attività, riadattandole ai tempi e alle restrizioni imposte dalla pandemia. Ci siamo trovati, così, a coordinare il prezioso lavoro delle persone e delle organizzazioni che compongono la rete REAMA, di cui fanno parte 30 tra centri antiviolenza, sportelli e case rifugio, sparse capillarmente in tutta Italia. Sono state ben 1952 le nuove donne accolte e accompagnate ad uscire da relazioni violente, e sono state protette in case rifugio 98 donne, spesso accompagnate anche dai figli, ben 80, per un totale di 178 persone.
Attraverso la rete REAMA abbiamo, inoltre, potenziato il lavoro dello Sportello antiviolenza e dello Sportello Mia Economia, le cui modalità di ascolto e orientamento, da sempre svoltesi online, si sono rivelate all’avanguardia durante il lockdown. Abbiamo ascoltato e orientato direttamente ben 96 donne con lo sportello antiviolenza e ben 60 lo sportello sulla violenza economica.
Nel 2020, inoltre, sono 20 i figli e le figlie che hanno beneficiato del programma di accoglienza Piccoli Ospiti, mentre a fine anno è stata anche aperta una Casa rifugio di Pangea.
Pangea si è impegnata, infine, ad aumentare la sinergia e il confronto creando un circuito di sostegno reciproco in un periodo così anomalo. Si sono così avute occasioni per incontri online, sono continuati i momenti di crescita con vari incontri formativi e tecnici e, malgrado il Covid-19, abbiamo svolto anche opere di sensibilizzazione in presenza, come ad esempio attraverso la mostra “L’invisibilità non è un superpotere” e l’iniziativa con le e gli artisti di strada “Art Angels”.
Nel 2021 Fondazione Pangea ETS continuerà a lavorare con la stessa attenzione e la stessa cura di sempre, perché nessuna donna e nessun bambino si sentano più soli. Con questo Report annuale vogliamo dunque restituire tale gioia ed entusiasmo ai nostri donatori, ringraziandoli per il sostegno e la fiducia dimostrati.