Tra il dire e il fare c’è di mezzo il fare.
Quando ci si sente pronti a destinare qualcosa di sé ad una causa sorge sempre un pensiero: “Che differenza potrò mai fare io?”. La risposta è “tanta”.
Ogni volta che qualcuno sostiene i Programmi di Fondazione Pangea ETS, il suo contributo va a inserirsi nel mosaico del sostegno alle donne vittime di violenza e discriminazioni in ogni paese o luogo in cui Pangea opera. È l’idea che esiste ancora l’altruismo, la sensibilità verso il prossimo, il senso della giustizia, quel pizzico di empatia che permette di mettersi nei panni dell’altro, di commuoversi al pensiero che qualcuno che non conosceremo mai si è preoccupato per noi e ci fa andare avanti con impegno e determinazione.
Ogni gesto di solidarietà ha per Pangea un valore immenso, più grande della cifra stampata su una banconota.
Racconta una fiaba africana di un incendio spaventoso scoppiato nella foresta. Di tutti gli animali, piccoli e grandi, in fuga per mettersi in salvo, tranne un minuscolo colibrì che ostinatamente faceva avanti e indietro, dalle piante in fiamme al lago lì vicino, con una goccia d’acqua nel becco, per cercare di spegnere il fuoco. E quando il leone gli chiese perché mai si comportasse così il colibrì rispose: “Faccio la mia parte”.