Donne, pace e sicurezza

Cosa facciamo

    UNSCR 1325

    La Risoluzione 1325 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite del 2000 su “Donne, Pace e Sicurezza”, sprona gli Stati ad impegnarsi a riconoscere alle donne che vivono nelle zone di conflitto…

    Donne, Pace e Sicurezza: il contributo nel risolvere i conflitti.

    Dal 2003 Fondazione Pangea ETS opera in Paesi in cui la guerra è parte integrante della vita delle persone. L’esperienza sul campo, la relazione con realtà femminili che lavorano nei Paesi in conflitto o post-conflitto e in quelli che ospitano i profughi, hanno dimostrato che le donne non sono solo vittime, ma anche e soprattutto un fattore strategico e determinante nel processo di pace e mediazione a tutti i livelli, da quello politico a quello militare sino alla ricostruzione delle relazioni sociali e di impegno civile.

    Negli anni Pangea ha così portato avanti attività di sensibilizzazione e advocacy relative alla UNSCR 1325, la Risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU su “Donne, Pace e Sicurezza”, la prima in assoluto che menziona esplicitamente l’impatto della guerra sulle donne ed il contributo delle stesse nella risoluzione dei conflitti per una pace durevole.

    In Italia, nel decimo anniversario della UNSCR 1325, Pangea ha pubblicato un rapporto sullo stato di attuazione di questa risoluzione dal titolo: “Donne, pace e sicurezza. A dieci anni dalla risoluzione 1325, una prospettiva italiana”. Ci si è quindi interfacciati con il Ministero Affari Esteri ed in particolare col CIDU (Comitato Interministeriale Diritti Umani) per una corretta stesura e implementazione del Piano di Azione Nazionale italiano (2010 e successive revisioni 2013, 2016 e 2019). Non sono ancora stati raggiunti tutti gli obiettivi sperati e, per questo, si continua a lavorare nella direzione già tracciata in questi anni.

     

    MATERIALI UTILI

    DOWNLOAD Risoluzione UNSCR 1325
    DOWNLOAD Rapporto sullo stato di attuazione della Risoluzione UNSCR 1325 in Italia
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