La sorellanza senza frontiere.
Ogni donna migrante ha percorso un lungo viaggio che comprende i vissuti del paese di origine, dei paesi di transizione e del paese di arrivo.
Durante questo viaggio, e dopo l’arrivo finale, le donne richiedenti o titolari di protezione internazionale subiscono discriminazioni specifiche e diverse forme di violenza: perché sono donne, perché sono migranti e spesso anche perché hanno meno strumenti e informazioni per accedere ai loro diritti. Avrebbero le opportunità per migliorare le loro condizioni economiche, finanziarie e di inclusione sociale, lavorativa, culturale e sanitaria; avrebbero le opportunità di far parte di reti sociali e familiari radicate nel paese di accoglienza; eppure non lo sanno o non vengono informate.
Per questo motivo Fondazione Pangea ETS ha dato vita al Progetto E-Sister-e for Peace, per restituire la voce alle donne migranti e dare a ognuno l’opportunità di conoscere le loro tante storie, per dimostrare che, se la violenza sulle donne non ha frontiere, c’è allo stesso tempo anche un antidoto, la sorellanza senza frontiere che ancora oggi tesse Pace ed inclusione per tutte e tutti.
Il progetto, finanziato dal Piano d’Azione Nazionale “Donne, Pace e Sicurezza” del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dà voce e corpo alle storie di tante donne migranti, rifugiate e richiedenti asilo, giunte in Italia e provenienti da zone di guerra e vittime di varie forme di violenza.
Il lavoro di ricerca ha il compito di rispondere ad una serie di domande come: Cosa manca al sistema di accoglienza delle donne provenienti dai luoghi di conflitto e vittime di diverse forme di violenza in Italia? La Convenzione di Istanbul viene applicata? Come accogliere le donne vittime di violenza in una prospettiva interculturale di genere e quale formazione per gli e le operatrici degli ex/Sprar-Siproimi e delle reti territoriali per non creare ulteriore vittimizzazione?
Per fare questo ci si è mossi su tre ambiti differenti:
- un’indagine sui servizi di accoglienza per donne migranti rifugiate e richiedenti asilo nella regione Toscana per rilevare quali e quanti servizi di accoglienza del pubblico e/o privato sociale integrano nella loro metodologia di lavoro una prospettiva di genere, hanno conoscenza degli strumenti internazionali e li mettono in pratica nel lavoro, quali sono le migliori pratiche applicate, quali sono le criticità maggiori che incontrano e i bisogni formativi degli e delle operatrici.
- testimonianze raccolte in collaborazione con associazioni che lavorano nell’accoglienza e/o ascolto delle donne per orientarle e sostenerle nel percorso di integrazione in Italia e di risposta ai loro bisogni. Le donne individuate ed intervistate sono tutte provenienti da zone di guerra e possono aver subito diverse forme di violenza.
- uno spettacolo teatrale, “Sommerse e salvate”, avviato attraverso un osservatorio legato ai discorsi dell’odio sulle donne migranti, rifugiate e richiedenti asilo, che racconta storie di donne che attraversano i conflitti e poi il mare e un cortometraggio, “Era un bellissimo giorno” dove i conflitti vengono raccontati dalla voce delle stesse protagoniste, una donna Yemenita, una donna Curda, una donna Nigeriana. Storie vere, vite che hanno il diritto di vivere con la stessa dignità e gli stessi mezzi di qualsiasi altro essere umano donna in Italia.
MATERIALI UTILI
SOMMERSE E SALVATE
Tredici appuntamenti per scoprire tredici storie sommerse, poco conosciute e spesso ignorate da una narrazione solitamente declinata al maschile. Storie di donne che attraversano il mare, dunque, quel mare che a volte le sommerge e che a volte riesce a salvarle. Una serie di incontri virtuali sulla traccia di uno spettacolo teatrale nato nell’ambito del progetto “E-sister-e for Peace: la sorellanza senza frontiere” promosso da Fondazione Pangea ETS per dare voce e corpo alle storie di tante donne migranti, rifugiate e richiedenti asilo, provenienti da zone di guerra e vittime di varie forme di violenza. Il progetto è stato finanziato dal Piano d’Azione Nazionale Donne Pace e Sicurezza 2016-2019 del CIDU – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Ad accompagnarci in questo viaggio le autrici e attrici dello spettacolo Chiara Casarico e Tiziana Scrocca de il NaufragarMèDolce e Simona Lanzoni di Fondazione Pangea ETS.