Il nostro lavoro nelle Istituzioni, per una nuova cultura del diritto
Con il termine inglese advocacy si intende “un processo politico da parte di un individuo o gruppo di pressione che mira ad influenzare le politiche pubbliche e l’allocazione delle risorse all’interno dei sistemi politici, economici e sociali e relative istituzioni”. Comprende numerose attività: dalle campagne di sensibilizzazione a mezzo stampa a incontri pubblici, alla pubblicazione di ricerche, alla raccolta di documentazione.
L’attività di advocacy di Fondazione Pangea consiste nel promuovere la conoscenza e l’esercizio dei diritti umani per un cambiamento sociale ed economico basato sul reciproco rispetto e sulla libertà di ogni essere umano. Il nostro obiettivo è che le discriminazioni e violenze subite in ogni ambito della vita, a partire da quelle di cui sono oggetto le donne e le bambine, siano riconosciute, contrastate ed eliminate.
A tale scopo, promuoviamo azioni di pressione verso le istituzioni locali, nazionali e internazionali, per modificare politiche e leggi che ostacolano il rispetto dei diritti umani e per avviare la rimozione di ogni forma di violenza e di discriminazione di genere.
Per rendere più incisivo questo tipo di intervento, Fondazione Pangea produce materiali di approfondimento e promuove la sensibilizzazione dell’opinione pubblica attraverso incontri, mobilitazioni, eventi e seminari tra le comunità in cui lavora , presso altre associazioni o realtà interessate, nelle scuole e nelle Università, come anche in contesti internazionali, a partire dall’Unione Europea e dalle Nazioni Unite.
Pangea lavora anche in rete con altre realtà che promuovono gli stessi ideali e principi e con esse partecipa, spesso in qualità di guida e promotore, a piattaforme nazionali e internazionali.
Lavoriamo in particolare:
• sulle tematiche relative al contrasto e la prevenzione della violenza maschile contro le donne e le bambine e al contrasto della violenza assistita da minori nei confronti della loro madre, con riferimento sul tema alla Convenzione di Istanbul 2011;
• sulla rimozione degli stereotipi e delle discriminazioni sulle donne in Italia, con riferimento sul tema alla Convenzione CEDAW;
• sulla partecipazione delle donne nella ricostruzione della pace dopo e durante i conflitti nei propri Paesi, coerentemente con la Risoluzione UNSCR 1325.